Piazza Marconi

LA PIAZZA CUORE DEL PAESE

All’inizio del secolo scorso la piazza del paese era un semplice spiazzo quadrangolare in  terra battuta contornato da alberi ed aveva al centro una piccola fontana,  in cui nella parte adiacente il muro della Rocca ed a fianco dell’allora Consorzio Agrario si trattava la compravendita del bestiame.

Difficile immaginarselo, ma dobbiamo pensare a uno spazio oltre il quale si stendevano solo campi coltivati.

Al termine della guerra, dopo il 1945 e la Liberazione, il Comune decise di acquistare dai conti Gazzola quell’appezzamento di terreno per costruirvi la nuova piazza.

Dagli anni ’50 in poi compaiono le prime costruzioni. E’ il miracolo economico.

Si edifica anche il salone cineteatro nel quale, due volte a settimana, si proiettavano film.

Una figura caratteristica era quella del Gilòtu, un uomo che in bici trasportava il cartellone pubblicitario del film del giorno. Di lì a poco sorse anche una piccola fontana. In occasione della fiera arrivavano i baracconi dei divertimenti, mentre lungo i viali, a lato della piazza , posizionavano le bancarelle. Per la fiera si giocava al tiro a segno. Nelle tinozze, in mezzo al ghiaccio , riposavano tante fresche dolci angurie, provenienti dai campi del nostro comune.

Negli anni’50 i reduci di guerra costruirono la cooperativa, destinata a diventare centro di ritrovo per gli abitanti: si giocava a briscola, si parlava e si beveva un bianchino e poco dopo sorse anche una balera all’aperto ( situata nella zona dell’attuale farmacia), inoltre un paio di volte all’anno in piazza arrivava il circo con i suoi spettacoli, molto amati.

Il fondo ghiaiato e viali laterali della piazza furono asfaltati e nel corso degli anni, la piazza ha ospitato anche gare di go-kart, spiedate di agricoltori, raduni e processioni religiose; è anche il palcoscenico di una delle manifestazioni più importanti del nostro paese: il Palio del Fungaiolo, che con bancarelle e vetrine, decorate ad hoc danno il loro contributo ad abbellire le giornate di fine settembre.

LA FONTANA

Un tempo le fontanelle pubbliche nelle piazze del paese erano un elemento importante: ad esse e alle altre fontane attingevano le donne per le necessità domestiche , dato che sino al principio del secolo scorso nelle case non arrivavano gli acquedotti comunali; anche per le necessità del bucato c’erano le fontane pubbliche e i lavatoi, luoghi di animati convegni dove si sprecavano le chiacchiere e i pettegolezzi.

 La piccola fontana della nostra piazza, nel 1957  fu sostituita da una più grande voluta dal Sindaco Franco Zilocchi inaugurata il 31 luglio 1957; posta al centro della piazza intitolata a Guglielmo Marconi costò circa due milioni e duecentomila delle vecchie lire.

Progettata dall’architetto Maria Battista Alborno, la fontana di Piazza Marconi da 50 anni faceva parte della storia del paese. Nel periodo in cui fu realizzata era un’opera tecnicamente di grande avanguardia. Le due braccia oblique, senza anima d’acciaio  ma di solo cemento armato erano di per sé un unicum.

Esse sostenevano le lastre di cristallo per lo scorrimento dell’acqua, che assieme agli zampilli e un’appropriata illuminazione faceva mutare di colore.

Era il simbolo della vita che riprendeva dopo il buio della guerra e la miseria del primo dopoguerra, come stavano ad indicare anche alcuni bassorilievi incastonati nel labirinto della base capolavoro dell’artigiano locale Ercole Tagliaferri.

I cittadini che temevano per i costi di consumo dell’acqua furono rassicurati  perché era previsto il riciclo dell’acqua e non la sua dispersione;                                                                                                                                   addirittura all’insegna del risparmio vennero impiegati come ugelli per i getti d’acqua i bossoli di pallottole, che a guerra finita da poco, erano allora  facilmente reperibili.

Purtroppo recentemente la fontana è stata demolita.