Francesco Ghittoni

FRANCESCO GHITTONI
Francesco Ghittoni nacque a Rizzolo il 25 marzo 1855 da Ferdinando e Armani Giuseppa , imparò a leggere e scrivere dal parroco del luogo don Luigi Bonora, che ne apprezzò la viva intelligenza e lo indirizzò dal decoratore Domenico Stroppa, in città che lo aiutò a iscriversi al “Gazzola”.

All’Istituto Gazzola Ghittoni incontra il maestro Bernardino Pollinari che si mostra entusiasta del suo allievo dalle doti eccezionali e gli fa avere una borsa di studio, che consente al ragazzo di dedicarsi alla pittura senza preoccupazioni e quando il Ghittoni ottiene la licenza lo incoraggia a lanciarsi nel mondo dell’arte.

Nel 1881 a 26 anni il pittore dipinge lo splendido ritratto della madre giudicato un’opera di valore assoluto di pochi uguali nella storia della pittura dell’800.

La vita del pittore è stata veramente triste, muore la moglie nel 1896 a 42 anni lasciando il pittore con 5 figli piccoli. Queste vicende aiutano a capire la tristezza dei suoi dipinti, che traducono con assoluta sincerità lo stato d’animo dell’artista, ma che proprio per il loro mesto soggetto non potevano piacere alla buona società della Belle Epoque.

La mancanza di mezzi impedì al Ghittoni di uscire dai confini ristretti della sua provincia e di farsi conoscere ed apprezzare come avrebbe meritato. Tuttavia Ghittoni lavora sempre con passione confortato da pochi amici intelligenti e fedeli, dipinge molti quadri di soggetto sacro, soggetti di paesaggi e partecipa a qualche mostra nazionale, ma la maggiore soddisfazione la ottiene nel 1911 quando si vede assegnare la cattedra di figura nell’Istituto Gazzola, dove insegnò fino alla sua morte avvenuta il 17 agosto 1928.

L’Arisi fa notare che il Ghittoni fu anche un efficace scrittore oltre che un valente pittore capace di esternare i suoi nobilissimi sentimenti ed è giusto che la Scuola Media di San Giorgio sia intitolata a questa nobile figura di artista ed educatore; và altresì ricordato che il pittore donò all’Amministrazione dell’Asilo Infantile di San Giorgio nel 1918, un suo dipinto che venduto all’asta fruttò 300£.